Per approfondire la conoscenza delle persone che operano all’interno della AFC Fermo, oggi parliamo con Mister Alessio Tofoni, preparatore dei portieri della Società.

Alessio, quando è iniziato il tuo rapporto di collaborazione con la AFC Fermo?
È iniziato nella stagione 2020/21.. ora siamo al terzo anno.

Con quali categorie lavori nello specifico?
Mi sono sempre occupato principalmente dell’attività di base ma da questa stagione curo anche i più “grandi” fino alla categoria allievi.

Quindi possiamo immaginare che tu abbia dovuto “rimetterti un pò in gioco”. Cosa puoi dirci del lavoro svolto fin qui con i più grandi?
Sicuramente la categoria agonistica soprattutto negli allievi richiede un approccio diverso sia umano visto il delicato periodo dell’inizio adolescenziale, sia prettamente tecnico visto lo sviluppo fisico; grazie alla disponibilità dei ragazzi a seguire gli allenamenti ricevo uno stimolo continuo per migliorare il mio lavoro.

Che approccio usi per allenare al meglio un portiere?
Secondo me è necessario far innamorare i ragazzi del ruolo nei suoi pro e contro, questo sta alla base per intraprendere un percorso duraturo tra i pali.

Indubbiamente è il ruolo che negli ultimi anni si è evoluto di più tanto che c’è qualcuno che pensa che sia ormai il “libero” del futuro. Come hai affrontato questa necessità di cambiare metodologia nell’allenamento?
Per fortuna ho vissuto da “giocatore” la transizione del ruolo quindi passato a preparare i ragazzi diciamo che non è stato un cambiamento vero e proprio ma si è trattato di dare attenzione particolare alla gestione delle situazioni.

Quando si prende un gol si dice che alla fine è sempre colpa del portiere che poteva fare qualcosa di più. Come riesci ad “allenare le difficoltà emotive” che un portiere deve affrontare, più di ogni altro giocatore di movimento?
Beh, questo è il lato più ingrato del ruolo che ti fa passare in un secondo da eroe a capro espiatorio, purtroppo i ragazzi ne devono essere consapevoli e trovare il modo di reagire; io gli dico che per migliorare devono sbagliare del resto prima di noi sbagliano altri dieci.

Quale concetto non smetti mai di ripetere ai tuoi numeri uno?
Di cercare non sbagliare le cose facili .

Come si sviluppa l’integrazione con gli altri allenatori da un punto di vista metodologico?
In AFC c’è un’ottima sinergia , ci si confronta sempre così da riportare il mio lavoro specifico nelle meccaniche di squadra.

Cosa immagini per il tuo futuro e per quello del ruolo?
Spero di continuare il mio percorso a lungo , e immagino che in futuro se si va verso questa direzione il portiere sia sempre più fondamentale e determinante.

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